La legge di bilancio 178 del 2020 art. 1 comma 1056 – 1057 – 1058 proroga le agevolazioni fiscali previste dal Piano Transizione 4.0.
Con uno stanziamento complessivo di circa 19 miliardi di euro (grazie anche al cofinanziamento europeo del programma Next generation UE) vengono rafforzati sia le aliquote che i massimali di spesa ammissibili con una riduzione dei tempi di fruizione degli incentivi a vantaggio di una maggiore liquidità per le imprese che investono in ottica 4.0.
Le agevolazioni sono riproposte in forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione nel modello F24 e si traducono in un risparmio nel versamento delle imposte ed altri oneri.
Gli incentivi fiscali 4.0 sono inoltre cumulabili con altre agevolazioni regionali e nazionali fino al limite del 100% dei costi ammissibili, nel rispetto dei limiti stabiliti dai vari bandi. E’ possibile, per esempio, cumulare il credito di imposta con gli incentivi previsti dalla Legge Sabatini.
Riassumendo le principali agevolazioni per le aziende a seguito dell’approvazione della legge di bilancio del 2021 abbiamo:
- Credito di imposta per investimenti Industria 4.0
- Sabatini
- Digital Transformation 4.0
- Altre agevolazioni:
- Credito di imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design
- Credito di imposta per Formazione 4.0
- Innovation Manager
Credito di imposta per i beni materiali e immateriali (ex-iperammortamento)
Gli investimenti in beni materiali interconnessi devono rientrare nelle categorie indicate nell’allegato A della legge 232 del 2016 (Legge di Bilancio del 2017) che ha istituito l’approccio Italiano agli incentivi I4.0 e si intendono beni usati per la produzione industriale:
- Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
- Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
- Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica 4.0.
Entità dell’agevolazione dal 16/11/2020 al 30/06/2023 (se con acconto versato di almeno il 20% entro 31/12/2022)
- 50% fino a 2,5M€ di investimento (era il 40% fino al 2020)
- 30% fino a 10M€ di investimento (era il 20% fino al 2020)
- 10% fino a 20M€ di investimento (non c’era nel 2020)
Gli investimenti in beni immateriali devono rientrare nelle categorie indicate nell’allegato B della legge 232 del 2016 (Legge di Bilancio del 2017 e successive modifiche) cui sono state aggiunti dalla l.d.b 178/2020 i seguenti beni per il 2021:
- Sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- Software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- Software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on field e di quelli mobili, rilevazione telematica di prestazioni e di guasti dei dispositivi on-field). Sono ammessi anche i canoni per le soluzioni in cloud.
- 20% fino a 1M€ (era 15% fino a 700k) per i Software di gestione produzione (per esempio MES), logistica (per esempio Kanban Elettronico), sviluppo prodotti. Attenzione che sono comunque esclusi ERP e Gestionali
Fruizione degli incentivi e perizia
Anche nei tempi di fruizione e negli adempimenti burocratici sono stati introdotti miglioramenti per il 2021
- Credito di imposta recuperabile in 1 anno per piccole imprese (fino a 5M€ di fatturato), 3 anni per fatturati superiori
- Perizia asseverata obbligatoria (a dimostrazione della avvenuta integrazione e interconnessione dei beni e del rispetto degli altri requisiti obbligatori) oltre i 300.000 € di investimento
- Autocertificazione del Legale Rappresentante dell’azienda se investimenti inferiori ai 300.000 € di investimento (munirsi anche di una analisi tecnica che spieghi l’avvenuta integrazione e interconnessione dei beni e rispetto degli altri requisiti obbligatori)
Credito di imposta per altri investimenti (ex superammortamento)
- Beni materiali generici (solo 2021): 10% (era 6% in 2020)
- Investimenti per lavoro agile (solo 2021): 15%
- Beni immateriali non 4.0, ad esempio CRM, ERP, e-commerce: 10% nel 2021 e 6% nel 2022.
Caratteristiche obbligatorie dei beni strumentali
E’ bene tenere sempre presente quali sono le caratteristiche obbligatorie dei beni previste dalla normativa del Piano Nazionale I 4.0
- controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller) che include soluzioni miste o combinate.
- interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program, ovvero sistema gestionale, sistemi di pianificazione (ERP-MRP-MES), sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto (CAD-CAM), monitoraggio (SCADA). Si devono impiegare protocolli documentati e pubblici. Non necessariamente telecontrollo, ma invio di istruzioni!
- integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo che può essere fisica (sistemi di movimentazione automatizzati) o informativa (tracciabilità di prodotti/lotti con sistemi di identificazione, ovvero barcode/RFiD). L’integrazione (informativa) può essere anche con clienti/fornitori o con un dialogo diretto con altre macchine di produzione.
- interfaccia tra uomo e macchina semplici e intuitive, ad esempio touchscreen.
- rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro, in generale obbligatorio.
Caratteristiche aggiuntive dei beni strumentali
Inoltre sono previste le seguenti caratteristiche aggiutive:
- sistemi di telemanutenzione (manutenzione da remoto o con assistenza remota) e/o telediagnosi (invio di informazioni sullo stato di alcuni componenti) e/o controllo in remoto (controllo o supervisione da remoto, es. SCADA).
- monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo ovvero monitoraggio di alcuni parametri del processo e correzione/stop automatico se anomalie (può essere l’operatore a correggere).
- caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simulazione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico) ovvero digital twin sia residente su macchina che off-line, ma non semplice ciclo a vuoto. Notare che i sistemi di simulazione più comuni sono software terzi che possono beneficiare di super-ammortamento.
Riassumiamo brevemente anche gli altri incentivi eventualmente cumulabili e previsti da Legge Sabatini e Digital Transformation
Legge Sabatini
Abbattimento del tasso di interesse su mutui o leasing (da 20k a 4M€)
Quota:
- Ordinaria 2,75% (risparmio 7% circa del valore dell’investimento)
- Maggiorata per beni 4.0: 3,575% (risparmio 9,5% circa dell’investimento)
Tempo ritorno: 5 anni
Plus: garanzia statale fino all’80 del costo
Plus: unica soluzione per beni fino a 100k€
Attenzione non è cumulabile con Digital Transformation
Digital Transformation
Riservata alle PMI settore manifatturiero, commercio (e alcuni tipi di servizi) con fatturato superiore a 100.000 € e almeno 2 bilanci.
Attività: trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi mediante tecnologie 4.0 (advanced manufacturing solutions, additive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cyber-security, big data e analytics); software; integrazione logistica; e-commerce; EDI; geolocalizzazione; in-store customer experience; block-chain; AI; IoT
Per progetti tra 50 500 mila euro, massimo 18 mesi
Tipologie e spese ammesse:
- Innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione: personale dipendente (costo standard e >70% totale); strumenti e attrezzatture; consulenze, licenze, brevetti, know-how;
- Investimento: macchinari; impianti; attrezzature tecnologicamente avanzate; consulenza specialistica (max 10% dei costi); servizi SaaS
Entità:
- 10% fondo perduto
- 40% tasso 0 in 7 anni senza altre garanzie (beneficio pari al 5% circa dell’investimento)